Il Giappone in Lévi-Strauss: un lavoro di bricolage
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2039-2281/10106Abstract
Il rapporto di Claude Lévi-Strauss con il Giappone è tanto profondo quanto poco noto: la cultura e la storia dell’arcipelago, infatti, non sono mai entrati, se non per frammenti, nelle ricerche teoriche e negli studi del padre dello strutturalismo. Lévi-Strauss ha però lasciato vari scritti e interventi sul Giappone, da poco raccolti in volume, dai quali emerge la sua ottima competenza nipponistica e il ruolo privilegiato che il Giappone ha avuto fin dall’infanzia nella sua formazione di uomo di studioso.
Il presente contributo cerca di porre attenzione all’analogia tra l’approccio di Lévi-Strauss al Giappone e l’approccio del bricoleur alla conoscenza del mondo per come è descritto ne Il pensiero selvaggio. Guidato da una forte empatia Lévi-Strauss trova nel Giappone tratti di somiglianza – anche per opposizioni simmetriche – con l’Occidente e in particolare con la Francia. Questo aspetto è qui affrontato in relazione al tema del lavoro e del riconoscimento del savoir-faire dei ningen kokuhō (tesori nazionali viventi) giapponesi e dei Maître d’art francesi.
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