Freaks: fra teatro e spettacolo nella società tecno-liquida e narcisistica
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2039-2281/9336Abstract
Lo scritto vuole essere una riflessione sulla legittimazione dell'attore-non attore, dell'attore Freaks, sulla scena teatrale contemporanea. Si riflette sul tema della dignità, umana ed artistica, e sulla reticenza del mondo teatrale ad accogliere lavori di qualità con attori non conformi, negando alle platee l'accesso a spettacoli teatralmente dignitosi e al teatro di partecipare maggiormente alla co-costruzione di dignità umana e cultura etica. Si affronta il tema della qualità e dignità artistica del teatro/spettacolo contemporaneo, ipotizzando che abbia a che fare con le verità delle persone che lo praticano e che l'inautenticità dell'attore, come personaggio altro da sé, possa indebolire la forza e la spinta culturale ed etica del teatro nei confronti della società. Il rapporto tra finzione e verità è affrontato per interrogarsi su quale teatro sia necessario in questa società tecno-liquida e narcisistica. A tal proposito, si individua nel lavoro con i Freaks, quali portatori di una identità che non può che essere profondamente reale, e assolutamente lontana da una deriva narcisistica, una nuova e ricca frontiera della ricerca teatrale ed umana.
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