Storia, analisi e valutazioni sui mamuthones (I parte)
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2039-2281/3281Parole chiave:
Sale, mamuthones, Sardegna, carnevale, folklore,Abstract
Abstract – IT
Franco Sale, cultore delle tradizioni popolari sarde, mamuthone e scultore di maschere, è l’autore di questa “memoria”, scritta tra il febbraio 1997 e l’ottobre 2004, e il depositario consapevole dell’antichissima eredità dei riti del carnevale di Mamojada (Nuoro, Sardegna). Questa consapevolezza è anche la consapevolezza del pericolo dell’adulterazione – dovute alla svalutazione turistica dei contenuti e degli oggetti del rito, allo zelo eccessivo delle associazioni folcloriche, alla negligenza delle amministrazioni, alla scomparsa dei momenti e degli attori della trasmissione orale – che minaccia i riti del carnevale di Mamojada. In questa testimonianza, pubblicata in due parti su questo e sul prossimo numero di “Antropologia e teatro”, Sale ci racconta luoghi e costumi, tracciando una panoramica storica, tra influenze e tentativi di repressione da parte del potere religioso, fino alla faticosa tradizione attuale, protetta “gelosamente” da pochi e restituita alla gente ogni anno con passione e orgoglio, come per una missione. Sale descrive poi l’organizzazione della performance, il ruolo, la vestizione e l’azione dei mamuthones e degli issohadores, i protagonisti del carnevale mamojadino, soffermandosi su elementi di profondo interesse antropologico, come l’uso e il senso dell’indumento femminile indossato dai performer e il vero punto di inizio dell’azione processionale. Il valore di questa testimonianza è dato dalle accurate argomentazioni autobiografiche dell’autore, che ha vissuto in questo mondo fin da bambino e che di esso ci trasmette le sensazioni, attraverso passaggi preziosi in cui rivela l’impressione di un tempo altro nella cornice del carnevale, evocata dalle greggi silenziose, perché private dei campanacci, usati dai mamuthones, e l’impatto emozionale della maschera e del rito.
Abstract – EN
Franco Sale, expert of the popular traditions of Sardinia, mamuthone and sculptor of masks, is the author of these “memoirs”, written between February 1997 and October 2004, and the conscious heir of the ancient tradition of the rituals of the carnival of Mamojada (Nuoro, Sardinia). This consciousness is also the consciousness of the danger of corruption – caused by touristic exploitation of the ritual contents and items, excessive zeal of folkloristic associations, carelessness from the local institutions, extinction of moments and actors of the oral transmission – which threatens the rituals of the carnival of Mamojada. In this account, published in two parts on this and on the next issue of “Antropologia e teatro”, Sale reports places and mores, describing a historical survey, among influences and repressive attempts of the religious power, until the hard present tradition, “jealously” protected by a minority and proudly performed back to the people of the town, as if it was a mission. Moreover Sale describes the organization of the performance, the roles, the clothing and the action of the mamuthones and the issohadores, the protagonists of the carnival of Mamohada, focusing on elements of deep anthropological interest, such as the use and the meaning of female clothing worn by performers and the actual start time of the procession. In particular this account is worthy thanks to the accurate autobiographical arguments of the author, who lives in this world since childhood and transmits his feelings through precious passages in which he reveals the impression of a different flow of time in the frame of the carnival, evoked by the memory of silent herds, deprived of bells which were used by mamuthones, and the emotional impact of mask and rite.
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