L’orchestra in gola di Carmelo Bene.: Breve indagine su una voce metaforica e di rappresentazione.

Carlo Romano

doi:10.6092/issn.2039-2281/15325

L’orchestra in gola di Carmelo Bene.

Breve indagine su una voce metaforica e di rappresentazione.

Autori

Carlo Romano

Dottore di ricerca in storia delle dottrine politiche e filosofia della politica, diplomato in composizione, didattica della musica, viola e musica da camera, si occupa dei rapporti fra musica e teatro. Nel 2015 ha ricevuto il “Martin Chusid Award for Verdi Studies” dalla New York University. Ha insegnato musica e audiovisivo presso la Pontificia Università Lateranense, l’Università Roma Tre, la Luiss-Guido Carli e “La Sapienza”.

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2039-2281/15325

Abstract

L’articolo prende in esame la voce di Carmelo Bene in alcune performances (Manfred, Canti Orfici e Lectura Dantis) e mostra come l’attore salentino sia impegnato in un profondo lavoro di elaborazione semantica del testo, enfatizzato nei suoi aspetti spazio-temporali, cromatici, sommatori, emozionali. Alla fine, lo studio apre a delle domande, e ci si chiede come tale atteggiamento creativo di Bene sia ammissibile nella poetica di un teatro che punta tutto sul “depensamento”.

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Pubblicato

2022-08-01

Come citare

Romano, C. (2022). L’orchestra in gola di Carmelo Bene.: Breve indagine su una voce metaforica e di rappresentazione. Antropologia E Teatro. Rivista Di Studi, 13(14), 1–18. https://doi.org/10.6092/issn.2039-2281/15325