Il corpo emotivo e poetico: l'insegnamento della Bioenergetica per la formazione dell'attore
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2039-2281/3329Parole chiave:
Masotti, bioenergetica, attore, pedagogia, corpoAbstract
Abstract – IT
Un percorso sperimentale sull'insegnamento della Bioenergetica, alla Scuola di Teatro di Bologna A. Galante Garrone, diviene occasione per una riflessione sulla credibilità dell'attore contemporaneo e su come le conoscenze delle psicoterapie a mediazione corporea possano essere implementate, pur con finalità differenti, nei contesti di formazione degli attori. I corpi di molti tra loro sono agili ed elastici, sembrano vitali e graziosi, eppure il loro comportamento pare privo di sentimenti. La struttura caratteriale psico-corporea è il miglior compromesso che, nei primi anni di vita, l'individuo sia stato capace di raggiungere, come risultato del conflitto tra natura e cultura, tra bisogni istintuali e richieste culturali che agiscono tramite i genitori. Le esperienze vissute nel corso dello sviluppo si sono strutturate nel corpo, condizionando spesso, con contrazioni muscolari croniche di interi distretti corporei, una libera e creativa manifestazione del Sé. Ogni insieme di tensioni rappresenta un conflitto emotivo risolto tramite l'inibizione di determinati impulsi, che comporta un obnubilamento della funzione percettiva e un eccessivo investimento nel potere dell'intelletto. Nella formazione dell'attore molto può essere fatto, oltre a far acquisire competenze tecniche specifiche, per diminuire tali 'effetti invalidanti', accompagnando lo studente a ri-conquistare un maggior contatto con i propri affetti, come pro-motore dell'azione scenica. L'equilibrio tra l'esperienza interiore e l'espressione manifesta sembra il fattore più significativo del lavoro su di sé che lo spazio teatrale può fornire.
A questo può contribuire la teoria e la tecnica bioenergetica, che si propone di aiutare a sentire i blocchi, a capirli, allentarli e ridurre il rischio di fare una narrazione sempre uguale a se stessa. Si risponde in tal modo alla necessità di realizzare un teatro del Sé, del corpo emotivo, degli affetti autentici, contrapposto ad un teatro dell'Io, che egemonizza, enfatizzandolo, il potere della parola, della ragione e degli intelletti.
Abstract – FR
Un chemin expérimental d'apprendissement de la Bioénergétique dans la Scuola di Teatro di Bologna A. Galante Garrone donne l'opportunité pour réfléchir à propos de la crédibilité de l'acteur contemporain et de la mise en œuvre des psychothérapies à médiation corporelle, bien suivant de différentes finalités, dans la formation des acteurs. Les corps de nombreux entre eux sont agiles et élastiques, ils semblent vitales et élégants, encore leur attitude paraît sans sentiment.. La structure psycho-somatique du caractère représente le meilleur compromis dont le sujet est capable, pendant les premières années de son existence, dans le conflit entre ses besoins instinctuels et les demandes culturelles qui agissent par ses parents. Les expériences vécues dans le développement se sont structurées dans le corps, souvent tout en conditionant, par des contractions musculaires chroniques d'entières régions, une expréssion libre et creative du Soi. Chaque ensemble de tensions musculaires représente un conflit emotif résous par l'inhibition de certaines impulsions, qui comporte l'oubli de la fonction perceptive et un engagement excessif dans le pouvoir de l'intellect. Dans la formation de l'acteur on peut travailler beaucoup, à côté des techniques particulières, pour baisser ces “effects invalitants”, tout en suivant l'élève dans la re-conquête d'un contact avec ses émotions, à pro-mouvoir l'action en scène. L'équilibre entre l'expérience interiéure et l'expréssion évidente paraît le facteur le plus significative du travail sur soi que le theâtre peut engendrer. A ce niveau, la théorie et la technique bioénergétique peuvent contribuer, tout en aidant à ressentir les blocages, à les comprendre, à les baisser et à reduire le risque d'une narration toujours égale à soi-même. On répond, ainsi, à la nécessité creative d'un théâtre du Soi, du corps émotif, des sentiments authentiques, en opposant à un théâtre du Moi, qui exaspère le pouvoir de la parole, de la raison et des intellects.
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