Teatro e potere nella Russia post-rivoluzionaria: un parallelo tra V. E. Mejerchol’d e M. A. Bulgakov
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2039-2281/2447Abstract
Abstract - IT
Esclusa la comune vocazione per il teatro, la vita dello scrittore Michail A. Bulgakov e quella del regista Vsevolod E. Mejerchol’d non potrebbero forse essere più diverse. Ma sulle circostanze della loro morte, avvenuta a distanza di poche settimane, incombono le scelte dell’autorità al potere al loro tempo in Unione Sovietica. Quest’articolo si propone di condurre un’analisi parallela tra i due grandi intellettuali russi, nel tentativo di contestualizzarne l’operato negli anni in cui la dittatura staliniana andava consolidandosi, di presentarne le differenze ed di identificare contatti ed interessi comuni. Mejerchol’d e Bulgakov, nelle loro differenze, attraverso il loro controverso rapporto con l’autorità, rivelano i segni del discorso tra intellettuali e potere che permeava l’arte e la cultura di lingua russa dell’epoca.
Abstract - FR
Exception faite pour la commune vocation pour le théâtre, la vie de l'écrivain Michail A. Bulgakov et celle du régisseur Vsevolod E. Mejerchol'd ne pourraient pas être plus différentes entres elles. De même, à leur circonstances de mort, arrivées en distance de quelques semaines, incombent les décisions par les autorités de l'Union Soviétique de l'époque. Cet article propose une analyse parallèle des grands intellectuels russes, dans le but d'en contextualiser l'oeuvre, pendant les années où le régime stalinien allait se consolidant; on y présent les différences et on identifie les contacts et les intérêts communs. Mejerchol'd et Bulgakov, même selon des parcours diverses, par leur rapport aigre avec l'autorité, révèlent les signes du discours entre les intellectuels et le pouvoir qui imprégnait l'art et la culture russe du temps.
Abstract - EN
Besides their common vocation for theatre, the lives of writer Michail A. Bulgakov and play director Vsevolod E. Meyerhold could not have diverged more. However, decisions made by the Soviet Union’s managers and power-holding authorities in the 1930s loom over the circumstances of both men’s deaths, which occurred just a few weeks apart. This article considers both men’s actions in the light of the context of the time, examines the years in which Stalin’s dictatorship was consolidating, attempts to present Bulgakov and Meyerhold’s differences, and identifies what the two artists had in common. Despite their dissimilarities, through the controversial relation they both had with Soviet authority, Meyerhold and Bulgakov’s stories demonstrate the type of discourse that existed between intellectuals and power – a discourse that permeated the Russian-speaking art and culture at the time.
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