The Giufà Project: oralità, teatro e identità per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale

Francesco Pipparelli; Laura Fatini; Redi Asabella

doi:10.6092/issn.2039-2281/18697

Autori

Francesco Pipparelli

Francesco Pipparelli si occupa di comunicazione e coordinamento progetti internazionali, è laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione presso l’Università di Firenze, con tesi sull’arte come strumento di inclusione nei processi pedagogici e ottiene una laurea Magistrale presso l’Università di Torino in Comunicazione e Culture dei Media con tesi sui progetti artistici internazionali in contesti di community building e dialogo interculturale. Finalista del premio European Citizens Prize 2020, si occupa di giornalismo, storytelling e web marketing per varie aziende. Lavora anche come project coordinator e facilitatore di laboratori a livello europeo e non (BIH, SRB, UK, … ) ed in passato ha collaborato come freelance con l’ufficio comunicazione del Parlamento Europeo. Ricopre il ruolo di consigliere nei consigli direttivi delle associazioni teatrali Nuova Accademia degli Arrischianti e Impluvium, collaborando tra le altre con Glyndebourne, Opera Circus e il Cantiere Internazionale d’Arte.
Laura Fatini

Laura Fatini studia all’Università di Perugia, dove si diploma in filosofia politica, con una tesi sul teatro politico di Camus e scrive un saggio a riguardo. Frequenta corsi e laboratori inerenti alla pratica teatrale con Ugo Chiti, Grazia Galante, Giorgio Rossi, e Beppe de Tomasi. Ha lavorato con Angela Levi Bianchini e Guido Ceronetti, divenendo poi coordinatrice del festival in onore di quest’ultimo dopo la sua morte. È ideatrice e direttrice artistica di The Giufà Project. Lavora con il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano oltre che essere coordinatrice di progetto di Atlantide – teatro sociale contro il disagio giovanile. Dal 2008 dirige laboratori di teatro, per adulti e bambini, e lavora con compagnie amatoriali e professionali; lavorando in scuole primarie e secondarie come pedagoga teatrale. Tiene alcune lezioni sulla filosofia e il teatro presso la Facoltà di Filosofia di Perugia e partecipa in qualità di relatrice al corso di Welfare Culturale dell’Università di Siena.
Redi Asabella

Redi Asabella è mediatore culturale, traduttore e operatore sociale. Nato a Korça in Albania, si laurea in Amministrazione e Politiche Sociali all’Università di Tirana. Qui svolge attività di volontariato presso diverse associazioni studentesche, culturali e ambientali. Prosegue gli studi in Italia all’Università Sapienza di Roma dove si laurea in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione con una tesi in linguistica francese sulle capacità metalinguistiche in contesto bilingue franco-albanese. Dal 2021 fa parte del Giufà Project in qualità di mediatore culturale e traduttore. Ha diretto laboratori su “Parole intraducibili” per il progetto internazionale TCFT e assiste la regista Laura Fatini nella realizzazione di workshop teatrali. Collabora con l’associazione “Södra Hyttan” in Svezia alla realizzazione del festival di musica folk “Hyttdreva 2022”. Membro del board dello “European Charlemagne Youth Prize Alumni”, associazione che riunisce i vincitori del premio negli anni e promuove i valori dell’UE.

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2039-2281/18697

Abstract

Possono progetti e residenze internazionali valorizzare il patrimonio culturale immateriale, fondamentale per il dialogo tra culture? In tale prospettiva la sola conservazione non basta, è cruciale trasmetterlo alle nuove generazioni e favorire la conoscenza reciproca delle tradizioni. The Giufà Project, Charlemagne Youth Prize Winner 2022 - Italia, rappresenta un esempio di queste iniziative, e costruisce una comunità mediante il teatro sociale e lo storytelling. Nato nel 2014, coinvolge sette nazioni e oltre 30 comunità, raccogliendo un ricco patrimonio culturale immateriale: storie tradizionali, musiche popolari, costumi, manufatti artigianali e produzioni artistiche. Il progetto promuove il dialogo tra le comunità locali e la comunità internazionale attraverso laboratori multigenerazionali e interculturali, utilizzando un approccio pratico e performante. Esaminando The Giufà Project, intendiamo esplorare l'impatto delle metodologie artistiche e quello delle figure archetipali sulla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale.