La confraternita halveti del villaggio rom del Poderaccio di Firenze. Il sufismo al tempo del superamento del campo

Autori

  • Marco Romano Coppola

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2039-2281/11663

Abstract

Il villaggio rom del Poderaccio (FI) è stato per oltre trent'anni sede di una loggia sufi guidata dal macedone Baba Dževat, il quale ha riproposto una forma di esperienza religiosa di stampo balcanico-ottomano in diaspora. Nel presente articolo viene dapprima proposta un'analisi delle caratteristiche sociologiche degli ordini ex-jugoslavi allo scopo di contestualizzare quelli della confraternita fiorentina; la struttura gerarchica della confraternita viene quindi posta in relazione al sistema di parentela romá ed alle specificità che questo assume nel contesto italiano dei campi. Accanto ad una breve ricostruzione del percorso storico e delle funzioni sociali svolte dalla confraternita, ne espongo la valenza di risorsa simbolica ed esperienziale in grado di promuovere relazioni e stringere legami con altri sufi gage (semplificando: non rom) nell'attuale fase di superamento e chiusura del campo, caratterizzata da una rivoluzione del contesto abitativo e dalla perduta unità del gruppo locale.

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Pubblicato

2020-10-24 — Aggiornato il 2020-10-26

Come citare

Coppola, M. R. (2020). La confraternita halveti del villaggio rom del Poderaccio di Firenze. Il sufismo al tempo del superamento del campo. Antropologia E Teatro. Rivista Di Studi, 11(12), 184–202. https://doi.org/10.6092/issn.2039-2281/11663

Fascicolo

Sezione

Articoli