Il teatro del mondo. Per un’estetica relazionale: SUQ Festival

Autori

  • Ester Fuoco

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2039-2281/11349

Abstract

Il SUQ Festival, riconosciuto come best practiceper il dialogo tra le diverse comunità stranieri e locali presenti in città dalla Commissione Europea, è un bazar dei popoli unico in Italia, interstizio sociale in cui attraverso la dimensione performativa si concretizza la costruzione civile e l’unificazione sociale. Si analizzerà l’origine spontanea del festival genovese – specchio del multiculturalismo quotidiano contemporaneo – la sua evoluzione come pratica performativa e teatrale atta a costituire modi d’esistenza e modelli d’azione, all’interno della realtà in cui ha luogo. Si presenteranno gli strumenti d’inclusione sociale utilizzati in un’ottica interculturale e di urbanizzazione artistica del territorio e i risultati raggiunti nel ventennio di attività partecipative, svolte seguendo la principale linea di cambiamento dichiarata nell’estetica relazionale di Bourriaud: lo slittamento dell’attenzione creativa dalla produzione di oggetti alla formazione di comunità.

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Pubblicato

2020-07-15

Come citare

Fuoco, E. (2020). Il teatro del mondo. Per un’estetica relazionale: SUQ Festival. Antropologia E Teatro. Rivista Di Studi, 11(12), 84–104. https://doi.org/10.6092/issn.2039-2281/11349

Fascicolo

Sezione

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