Il teatro del mondo. Per un’estetica relazionale: SUQ Festival
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2039-2281/11349Abstract
Il SUQ Festival, riconosciuto come best practiceper il dialogo tra le diverse comunità stranieri e locali presenti in città dalla Commissione Europea, è un bazar dei popoli unico in Italia, interstizio sociale in cui attraverso la dimensione performativa si concretizza la costruzione civile e l’unificazione sociale. Si analizzerà l’origine spontanea del festival genovese – specchio del multiculturalismo quotidiano contemporaneo – la sua evoluzione come pratica performativa e teatrale atta a costituire modi d’esistenza e modelli d’azione, all’interno della realtà in cui ha luogo. Si presenteranno gli strumenti d’inclusione sociale utilizzati in un’ottica interculturale e di urbanizzazione artistica del territorio e i risultati raggiunti nel ventennio di attività partecipative, svolte seguendo la principale linea di cambiamento dichiarata nell’estetica relazionale di Bourriaud: lo slittamento dell’attenzione creativa dalla produzione di oggetti alla formazione di comunità.
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